Ricette – Le tagliatelle di Santa Giuletta

Iniziamo con le ricette di Oltreweb all’insegna di una De.Co., una Denominazione Comunale che è la prima in provincia e in Italia: le tagliatelle di Santa Giuletta. Si tratta di un primo piatto gustoso, dalla storia affascinante e, come per la quasi totalità delle vicende gastronomiche, leggendaria. A Santa Giuletta risiedeva il marchese Isimbardi, ciambellano imperiale, quando, il 19 maggio 1859, raggiunsero la sua tenuta quattro ufficiali degli eserciti piemontese e francese. Mancava poco a quella che sarebbe stata la battaglia di Montebello e già da qualche giorno il marchese vedeva continuamente passare sulle sue terre soldati degli opposti schieramenti, piemontese ed austriaco. Quella mattina, con non poco imbarazzo del padrone di casa, raggiunsero Santa Giuletta anche due ufficiali austriaci, ma, come accade in molte situazioni, l’armonia fu portata dal gusto.

Il marchese Isimbardi invitò tutti gli inattesi ospiti a colazione, offrendogli durante il pasto diverse specialità dell’Oltrepò. I cuochi, per il pranzo, dovettero arrangiare numerosi piatti (anche di fortuna) e, tra questi, quello che riscosse il maggior successo e l’unanime plauso dei convenuti fu una portata di tagliatelle condite con sedano, lingua e prosciutto.

Ecco la ricetta per 4 persone


INGREDIENTI

Per le tagliatelle:

  • semola di grano duro (200 g),
  • uova (2),
  • sale (q.b.).

Per il condimento:

  • lingua salmistrata (160 g),
  • prosciutto crudo (100 g),
  • sedano (100 g),
  • burro (70 g),
  • sale (q.b.),
  • pepe nero (q.b.).

PREPARAZIONE

Per la sfoglia, create con la semola la classica fontana e rompete al suo interno le due uova intere, aggiungendo un pizzico di sale. Iniziate ad amalgamare gli ingredienti aiutandovi con una forchetta, quindi impastate energicamente per una decina di minuti, finché l’impasto non sarà perfettamente liscio. Potete regolare la consistenza dell’impasto aggiungendo farina o acqua a seconda della necessità. Formate una palla, copritela con un canovaccio pulito e lasciatela riposare per quindici minuti. Stendete la pasta, preferibilmente con un mattarello, e tagliatela a tagliatelle della larghezza di circa 8 mm.

Per il condimento, tagliate le fette di lingua salmistrata e quelle di prosciutto crudo a listarelle piuttosto sottili. Fate lo stesso con il sedano, riducendolo a fiammiferi. Fate sciogliere in una padella il burro e mettete a rosolare tutti gli ingredienti per una decina di minuti.

Dopo aver bollito le tagliatelle lasciandole al dente (non più di tre minuti), scolatele e terminate la cottura spadellandole con il condimento. A cottura ultimata, servite aggiungendo una macinata di pepe nero fresco.

Provatele con un calice di Cruasè dell’Oltrepò Pavese, o anche con un Metodo Classico in bianco, ma che alla mineralità accompagni una buona acidità e un corpo robusto, magari dato proprio dal Pinot nero.