Malfatti, una De.Co da leccarsi i baffi

I malfatti di Rivanazzano, diventati una De.Co. grazie a Riva del Gusto di Giampiero Monastero, sono  una specialità tipica dell’Oltrepò. Ora disponibili nella variante a base di zucca.

I malfatti sono una specialità gastronomica che forse più delle altre è intimamente legata alla tradizione del territorio oltrepadano, un luogo in cui ancora oggi si usa tramandare le ricette del posto di generazione in generazione. Per chi ancora non lo sapesse i malfatti sono dei delicatissimi gnocchi verdi a base di spinaci, farina bianca e ricotta, diventati De.Co (Denominazione comunale d’origine) grazie a Giampiero Monastero, fondatore di Riva del Gusto a Rivanazzano Terme nella centralissima Piazza Cornaggia, cuore pulsante di tutte le attività commerciali del luogo.

«Sia i malfatti tradizionali, sia quelli con la zucca sono rigorosamente fatti a mano fin dall’impasto. In entrambi i casi utilizziamo prodotti interamente made in Oltrepò, dal formaggio ai gustosissimi ortaggi», ha detto il titolare del negozio.

«La produzione dei malfatti di zucca è legata alla disponibilità della materia prima (la zucca), concentrata nel periodo tra ottobre e dicembre. Siamo comunque in grado di farli su ordinazione», ha spiegato Monastero.

I malfatti sono il vostro fiore all’occhiello, ma il negozio è anche molto altro…

Siamo una rosticceria a tutto tondo con un’offerta molto ricca e variegata. Si va dagli antipasti ai formaggi passando per un ricco menù di primi e di secondi sia a base di carne sia di pesce. In tutto “portiamo in tavola” 20 piatti diversi ogni giorno proponendo un vero e proprio menù gourmet che cambia in base alla stagione.

E non solo food, a giudicare dalla ricca cantina esposta.

Assolutamente sì, d’altro canto l’Oltrepò e il vino rappresentano da secoli un connubio indissolubile. In totale abbiamo in casa i vini di circa una ventina di etichette tra le migliori della zona.

Torniamo ai malfatti, quale vino abbinerebbe a quelli tradizionali?

Senza dubbio porterei in tavola una bottiglia di Bonarda, meglio se mossa. Per la cantina non c’è che l’imbarazzo della scelta. Dovendo fare un nome sceglierei la Grintosa dell’azienda vinicola Finigeto di Montalto Pavese. Si tratta di un vino che, soprattutto se bevuto giovane, è leggermente abboccato, di buona struttura, fine ed elegante.

E i tavolini in negozio?

Sono una delle novità più importanti del 2020. È il nostro “angolo del gusto”, uno spazio accogliente ed informale in cui il cliente deve sentirsi come a casa. Sarà nostro compito coccolarlo con le nostre delizie, accompagnate da un buon vino del posto.